Giro di vite contro l’abbandono dei rifiuti a Palermo, in azione telecamere mobili
PALERMO (ITALPRESS) – Nuove azioni contro l’abbandono incondizionato di rifiuti, grazie alla sinergia tra Comune di Palermo e Polizia metropolitana: a illustrarle, in un incontro tenuto al Loggiato San Bartolomeo in occasione della Festa della Polizia metropolitana, sono il sindaco Roberto Lagalla e il comandante della Polizia metropolitana di Palermo Giuseppe La Manno.
L’obiettivo congiunto è potenziare i controlli e di riflesso le sanzioni, così da scoraggiare i cittadini che non rispettano le regole sulla corretta collocazione dei rifiuti. Il fenomeno dell’abbandono di materiali non riciclabili sta diventando sempre più pervasivo e le azioni di contrasto messe in campo in questi mesi da Rap, Comune e Forze dell’Ordine hanno messo un freno ma non un argine: l’ultima carta giocata dalla Polizia metropolitana è quella delle telecamere mobili, che si affianca a controlli più stringenti, ma resta comunque il problema delle carenze di agenti in organico.
In questo senso, Lagalla ricorda comunque come “il Comune negli ultimi tempi ha voluto potenziare le pattuglie della Polizia metropolitana rispetto allo stato comatoso degli anni precedenti. L’incremento della telesorveglianza, così come le fototrappole e la vigilanza dinamica, ci hanno permesso di registrare nei mesi scorsi un notevole aumento delle infrazioni contestate, che sono oltre 9 mila: siamo inoltre in procinto di acquisire ulteriori punti di vigilanza, con l’arrivo di nuovi agenti di Polizia municipale”.
I rifiuti abbandonati, spiega il sindaco, “sono spesso importati da altri Comuni, in particolare dagli accessi a sud e nord della città. La differenziata non ha incrementato il problema, anzi sta lavorando bene nei punti in cui è stata introdotta di recente: l’abbandono dipende esclusivamente dalla sregolatezza dei cittadini, che trovano nei punti che più gli piacciono la possibilità di accumulare rifiuti. Resta comunque, in alcuni punti, una certa disorganizzazione di Rap, che deve mettersi nelle condizioni di adeguare le modalità di raccolta a tipologie e caratteristiche dei vari quartieri”.
Controllo e prevenzione sono le due parole su cui spinge maggiormente La Manno: “Stiamo mettendo una serie di telecamere rimovibili, che spostiamo per intercettare tutte quelle discariche a cielo aperto che si creano con l’abbandono incondizionato di rifiuti – racconta, – Le strade ormai sono diventate cassonetti, dobbiamo necessariamente arginare questo fenomeno: con i mezzi che abbiamo, che non sono tantissimi, spostiamo queste telecamere prima pulendo la zona, poi collocando le telecamere per conservare il decoro e infine multando quelle persone che si ripropongono ad abbandonare i rifiuti. Abbiamo già oltre 50 avvisi di reato: con la normativa 137/2023 anche l’abbandono di un sacchetto ha una valenza penale, che può essere trasformata in ammenda amministrativa con il pagamento di 2.500 euro”.
Non si tratta, aggiunge il comandante della Polizia metropolitana, di “un’azione piratesca, ma finalizzata a normalizzare il fenomeno: in più ci sono, così come previsto dalla normativa, cartelli che segnalano la presenza delle telecamere. Serve la collaborazione dei Comuni e delle società di gestione della raccolta rifiuti: in questo modo il cittadino può godere non di un’azione repressiva, ma della pulizia dei luoghi. Quest’attività è già operativa a Monreale, Termini Imerese, Partinico, Trabia e Santa Flavia: vorremmo estenderla, pur sapendo che le nostre dotazioni non sono eccezionali in quanto siamo 17 operatori compreso il sottoscritto”.
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