NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sabato pomeriggio, nel cuore di Manhattan, la Broadway tra Bryant Park fino a Madison Square Park, è diventata il palcoscenico di una delle tante manifestazioni che hanno infiammato gli Stati Uniti in questo weekend di protesta. Migliaia di cittadini, cartelli alzati e voce ferma, si sono riuniti per dire basta a Trump: “Giù le mani da tutto”, ha gridato una manifestante davanti alla telecamera. “Dalla scienza, dai nostri corpi, dalla democrazia”. Il video che abbiamo girato documenta in presa diretta le voci e i volti di chi ha deciso di scendere in piazza per difendere i diritti civili, lo stato di diritto, la solidarietà internazionale e, soprattutto, la Costituzione americana. Tra i tanti slogan, una manifestante ha un cartello già utilizzato nel 2017: “L’America non ha un re”. L’atmosfera è carica e determinata. C’è paura, sì, ma anche lucidità e un manifestante “travestito” da presidente Lincoln dice che “non è più una questione di destra o sinistra: è una questione di giusto o sbagliato” e su come difendere la democrazia, il manifestante sosia del presidente che abolì la schiavitù e vinse la guerra civile, non ha dubbi: “Votate, votate, votate!”. Al centro della rabbia degli americani – le manifestazioni con lo slogan “Hands Off” si sono tenute in tutti e cinquanta stati degli Stati UNiti – le ultime mosse del presidente Donald Trump e del suo principale “consigliere” Elon Musk: sotto tiro le minacce percepite verso l’integrità democratica degli USA. “Abbiamo un governo fascista”, afferma una manifestante, ricordando che gli italiani sanno di cosa si tratta e facendo eco alle preoccupazioni di molti. Nel video, la protesta newyorkese si trasforma in un mosaico corale dove giovani e meno giovani, americani e cittadini del mondo, si uniscono in un grido che va oltre le linee partitiche: “Il mondo deve svegliarsi. Perché una casa divisa non può reggere”. Con riferimenti alla difesa dell’Ucraina contro Putin, a non ripetere le storie tragiche e dittatoriali di paesi sudamericani come il Cile, l’Argentina e il Brasile, i partecipanti dimostrano che la lotta per la democrazia non conosce confini. E alla fine una manifestante si lancia in difesa del Canada attaccato da Trump. Nel video, le interviste raccolte da Italpress durante la manifestazione a New York con le voci e le emozioni degli americani che non vogliono una deriva autoritaria.
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