Truffe agli anziani, la campagna di prevenzione con Lino Banfi
Il modus operandi diffuso in tutta Italia presenta modalità analoghe su tutto il territorio, evidenzia la nota. Le vittime sono scelte a caso, con telefonate randomiche e poi contattate dai finti militari dell’Arma. I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei parenti. Oppure presentandosi direttamente a casa delle vittime con distintivi contraffatti, indossando cappelli da baseball o pettorine con la scritta “Carabinieri” per estorcere, anche armati, soldi in contanti e oggetti in oro approfittando del loro stato di solitudine. La costante attività informativa e di prossimità, portata avanti dai Reparti dell’Arma Territoriale, con particolare riferimento alle Stazioni Carabinieri che vivono quotidianamente le comunità, rappresentando punti di riferimento presenti e affidabili, continua. Tra le attività peculiari dei Comandanti di Stazione, infatti, si ricordano: gli incontri formativi con la cittadinanza, circostanza utile anche alla distribuzione di un opuscolo informativo sui consigli utili per prevenire il fenomeno criminoso; la condivisione di informazioni con i direttori degli istituti di credito e degli uffici postali; la collaborazione con le parrocchie, gli organi di informazione, le associazioni e le istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle truffe a danno delle fasce deboli.
vbo/gtr
(Fonte video: ufficio stampa Carabinieri)