La Sace “Al fianco delle imprese filiera agrifood”
ROMA – “L’agrifood fa parte del nostro Dna ed è una delle eccellenze del made in Italy più conosciute e apprezzate nel mondo. Un settore che lo scorso anno, nonostante la situazione di crisi innescata dall’emergenza sanitaria, si è confermato un asset fondamentale per la competitività del Sistema-Paese con 208 miliardi di fatturato, quasi un milione e mezzo di occupati in 1,2 milioni di imprese coinvolte nel settore”.
Così il presidente di Sace, Rodolfo Errore, intervenuto al web event organizzato da Fino a prova contraria, l’Associazione presieduta da Annalisa Chirico. “Anche le esportazioni del comparto hanno confermato il loro trend positivo nel 2020, con un valore record di oltre 46 miliardi, in crescita dell’1,7% rispetto al 2019. Un risultato che è ancora più significativo in un quadro economico nazionale fortemente impattato dall’emergenza sanitaria”, ha aggiunto.
“Sace, in questo contesto, gioca un ruolo di primo piano a sostegno della filiera, aiutando le aziende a sviluppare la loro vocazione all’export, dai primi passi sui mercati esteri fino ad attività più articolate. Un impegno che portiamo avanti attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni assicurativo-finanziarie, in grado di coprire tutte le esigenze delle imprese nel loro percorso internazionale, dalle prime fasi in cui è necessario conoscere e valutare le proprie controparti, alla gestione dei rischi, dalle garanzie necessarie per partecipare a bandi e gare all’estero alle garanzie finanziarie per accedere alla liquidità necessaria per investire, fino al factoring e a servizi di ultima istanza come il recupero crediti internazionali. Un’offerta – ha spiegato – che abbiamo digitalizzato, con prodotti standardizzati, soprattutto per le Pmi che sono il motore dell’agrifood”.
A questi, ha poi sottolineato Errore, “si aggiungono strumenti di accompagnamento come i nostri Export Coach, dedicati al supporto alle imprese per aiutarle nella costruzione di una strategia di internazionalizzazione, il nostro hub formativo Sace Education e la Push Strategy, il programma attraverso il quale mettiamo a disposizione di grandi Buyer esteri importanti linee di credito con l’obiettivo di sviluppare il procurement delle nostre aziende e migliorarne il posizionamento nelle catene di fornitura globale. L’agroalimentare ha di fronte a sè molte sfide, tra cui la sostenibilità, il miglioramento della proiezione internazionale delle imprese, la diversificazione delle geografie e la spinta verso mercati non tradizionali per il Made in Italy. Alla luce di questo, non dobbiamo dimenticare che il Pnrr, che prevede quasi 7 miliardi dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, è un’occasione che non possiamo sprecare”, ha concluso.
(ITALPRESS).
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