Immigrazione: Frontex, base operativa sarà a Catania
Sarà a Catania la base operativa regionale di Frontex. Così il direttore esecutivo dell’Agenzia Ue Fabrice Leggeri. “L’obiettivo è di aprire prima possibile. Catania ci ha offerto una sistemazione ed i nostri ufficiali hanno fatto un sopralluogo e la trovano idonea”, dice. “Il coordinamento da Catania sarà più efficiente” aggiunge.
Su migranti Ue volta pagina, ma partita è in mano Stati
La Commissione europea targata Juncker volta pagina sull’immigrazione, dopo gli anni di inerzia a cui ci aveva abituato l’esecutivo Barroso. Ma la sfida ora è vincere il muro di ostilità di una decina di capitali, pronte a frenare la rincorsa di Bruxelles. Perchè se la proposta di ridistribuzione obbligatoria intra-Ue di 40mila eritrei e siriani richiedenti asilo da Italia (24mila) e Grecia (16mila) è un “buon inizio”, come sottolinea il capo della Farnesina Paolo Gentiloni: “Ci sarà una trattativa nelle prossime settimane e l’Italia si augura che non prevalga l’egoismo”. Al di là dei numeri (da alcuni giudicati troppo alti e da altri il contrario), Bruxelles introduce un meccanismo basato su ciò che fino ad oggi era stato solo uno slogan: il principio politico della solidarietà. “Una breccia aperta nel muro dell’egoismo e dell’indifferenza costruito in questi anni”, la definisce il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. “Un passo nella direzione giusta” secondo il segretario dell’Onu Ban Ki Moon, che “incoraggia gli Stati membri a mostrare compassione” nell’accoglienza, mentre il presidente Juncker invita i governi “riluttanti” ad ascoltare l’appello del numero uno del Palazzo di vetro.
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