Assonautica Palermo festeggia 50 anni di attività e guarda al futuro

PALERMO (ITALPRESS) – Cinquant’anni come riferimento importante per la città e non solo per quanto riguarda il mare: le nozze d’oro tra Assonautica e Palermo, celebrate alla Camera di Commercio Palermo-Enna, sono un’occasione di festa ma ancora di più di confronto sulle opportunità future. L’obiettivo è consolidare la presenza del porto come riferimento per turisti e stakeholder, ma anche arrivare pronti alla sfida della digitalizzazione.
All’evento hanno preso parte il presidente di Assonautica Palermo Andrea Ciulla, il presidente della Camera di Commercio Palermo-Enna Alessandro Albanese, l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo e gli assessori al Comune di Palermo Brigida Alaimo (Bilancio) e Pietro Alongi (Politiche ambientali e Transizione ecologica); inoltre ha partecipato in collegamento video il presidente nazionale di Assonautica Giovanni Acampora.
Nel ribadire l’importanza di aver raggiunto un traguardo importante per una storia nata l’1 luglio 1974, Ciulla sottolinea come “Assonautica è un vero e proprio sistema, che nel tempo è cresciuto con tantissime novità: le prospettive future vogliono un’Assonautica ben collocata nei rapporti istituzionali, ci stiamo concentrando soprattutto su turismo nautico e portualità turistica. Le sfide sono tante e le attività che porteremo avanti saranno nel solco della nostra lunga tradizione”.
Acampora rivendica come anche a livello nazionale “Assonautica sta lavorando incessantemente per confermare la sua identità marittima nazionale e una centralità per l’economia del paese: siamo in primo piano accanto al ministro Musumeci per ribadire la centralità del mare e migliorare l’attrattività non solo per i turisti, ma anche per gli stakeholder”.
Albanese, che di Assonautica è stato presidente dal 2018 al 2020, evidenzia come “ho un eccellente rapporto con l’associazione, che è sempre stata un riferimento per il territorio e una costola per la Camera di Commercio. Dietro la nautica da diporto c’è tutto: commercio, artigianato, industria, cantieristica”. Il presidente della Camera di Commercio Palermo-Enna si sofferma poi sulla necessità che l’associazione segua “la direzione del digitale, perchè è fondamentale per la portualità turistica: vogliamo mettere a sistema tutti i porti turistici siciliani attraverso un apposito portale, affinchè chi arriva trovi tutti i servizi possibili”.
Tamajo, che nell’occasione ha confermato di voler tenere il ruolo di assessore alle Attività produttive fino a fine mandato, racconta come “le nostre attenzioni al mondo nautico sono importanti, sono sempre aperto a ogni interlocuzione: vogliamo portare le aziende siciliane all’estero, per aggredire i mercati e avere opportunità migliori di quelle che ci sono state finora”.
Allargando il campo agli altri investimenti previsti, spiega Tamajo, “abbiamo ancora 1,2 miliardi da spendere tra Po-Fesr 2021-27 e Fondo sviluppo e coesione. In più metteremo a disposizione risorse per le nuove aree industriali e artigianali: vogliamo una Sicilia che abbia le stesse opportunità delle regioni settentrionali”.
Alongi e Alaimo si soffermano su due punti di Palermo strategici per la portualità turistica ma con urgenza di essere riqualificati: la Costa sud e l’ex chimica Arenella. Per quanto riguarda la prima, spiega l’esponente di Forza Italia, “vogliamo realizzare entro il 2027 il porticciolo nell’area della Bandita, al cui interno sono previsti cento posti per le barche: questa città ha una vocazione marittima di primo livello e una costa che garantisce ricchezza turistica e bellezza ambientale, il Comune è consapevole che per diventare una finestra sul Mediterraneo bisogna superare determinati schemi”. Parlando della seconda, l’assessore al Bilancio evidenzia come “la situazione è drammatica e non può bastare l’intervento solo dell’amministrazione comunale per porvi rimedio. L’11 luglio scadrà la presentazione, all’interno di un bando europeo, dei progetti di riqualificazione: abbiamo voluto fare in modo che fossero in linea con la transizione ecologica”.
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