Banca Generali Private riunisce a Palermo 10 grandi case d’affari

PALERMO (ITALPRESS) – Banca Generali Private riunisce a Palermo davanti a quasi 300 banker 10 tra le più importanti case d’affari italiane e internazionali. Gli esperti, nel corso dell’evento organizzato dal Sales Manager Corrado Liguori, hanno raccontato come affrontare i mercati azionari nel 2025 e illustrato le quattro incognite dell’anno, dai dazi alla crescita meno importante del previsto, e offerto la loro ricetta anti-volatilità che prevede una gestione attiva e una modulazione attenta della componente azionaria.
In molti sono infatti pronti a scommettere che sui mercati la parola chiave del 2025 sarà volatilità. I fattori che incidono sulle prospettive delle borse rendendole meno rosee rispetto ai due anni che abbiamo alle spalle sono 4. L’indice dei rischi geopolitici è sui massimi assoluti, le azioni di politica monetaria delle banche centrali sono disallineate, l’inflazione è oggi contenuta sotto al 2% ma i dazi rappresentano una grande incognita e a fronte di una crescita mondiale del 3%, si stima una crescita asfittica Europa e soprattutto Germania (+0,5%).
E’ questo l’outlook per l’anno prossimo fotografato a Palermo, a Villa Igiea, dalle principali società di gestione del risparmio riunite in Sicilia. Il messaggio emerso? Una maggiore volatilità richiede una gestione professionale attiva dell’investimento e una modulazione dell’esposizione azionaria particolare in portafoglio che deve lasciare spazio alla componente flessibile.
Gli esperti, al netto degli accorgimenti, segnalano una sensibile sovraperformance degli Stati Uniti, e continuano a mantenere una visione costruttiva sul mercato azionario, sebbene in modo più selettivo. A livello geografico, l’America continuerà a beneficiare della forte esposizione alla tecnologia che manterrà con ogni probabilità la leadership. Un’altra area di interesse saranno i Paesi emergenti, in particolare la Cina, che ha mostrato una forte volatilità durante l’anno a causa delle notizie sugli interventi economici. La più grande economia asiatica è considerata un mercato a sconto, trattando a 10 volte gli utili attesi, il che la rende appetibile agli investitori. Se la Cina dovesse ripartire nel corso del prossimo anno, trascinerà con sè i titoli del lusso, penalizzati dalla mancanza di fiducia dei consumatori cinesi.

– Foto: ufficio stampa Banca Generali –
(ITALPRESS).

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