+Europa a Palermo a sostegno di Chinnici, Della Vedova “Guardiamo al futuro”
PALERMO (ITALPRESS) – “Caterina Chinnici guarda al futuro, Schifani al passato. Noi siamo scesi in campo nel momento in cui il Movimento 5 Stelle si è ritirato perchè riteniamo che Caterina Chinnici sia il miglior candidato e sarebbe la miglior presidente. Ne siamo convinti, non in campo con la lista ma comunque a suo sostegno”. Presente a Palermo per presentare i candidati per le elezioni regionali in Sicilia del 25 settembre, il segretario nazionale di +Europa, Benedetto Della Vedova, ha voluto esprimere il proprio sostegno convinto alla candidatura di Caterina Chinnici nell’ambito della coalizione di centrosinistra con il PD e Centopassi di Claudio Fava. Il sottosegretario uscente agli affari esteri e alla cooperazione internazionale del governo Draghi ha presenziato a un evento organizzato dal proprio partito al “Nautoscopio” del capoluogo siciliano, sottolineando l’importanza di un profilo convintamente europeo che, seppur senza liste proprie ma con i candidati all’interno delle liste del PD, +Europa intende offrire all’interno della coalizione progressista che anche in Sicilia negli scorsi giorni ha visto il M5S rompere l’alleanza e correre da solo, accelerando a quel punto la decisione di +Europa che così come a livello nazionale anche sull’isola sosterrà il Partito Democratico.
“Siamo in campo a sostegno di Caterina Chinnici, sapevamo già che sarebbe finita così e che il M5S avrebbe mollato il colpo – ha aggiunto, rivolgendosi poi al candidato grillino Nuccio Di Paola che ha parlato dello sfruttamento della Chinnici da parte dei partiti -. E credo che la battuta sul fatto che sia sfruttata dai partiti vada rinviata e respinta al mittente. Corriamo alle elezioni politiche e in quelle regionali in alleanza con il PD, abbiamo un progetto chiaro in mente, quello di un’Italia ancorata all’Europa nel solco di Draghi e delle sue riforme, quindi il PNRR, il sostegno all’Ucraina – ha spiegato ai cronisti prima di salire sul palco – Siamo alternativi alla destra di Salvini e Meloni che guarda all’Europa con sospetto mentre al sud oggi serve un ancoraggio europeo forte”. Presente all’evento elettorale anche il presidente dell’assemblea nazionale di +Europa, nonchè consigliere comunale a Palermo, Fabrizio Ferrandelli, che ha puntato il dito contro chi attacca Caterina Chinnici per i toni pacati e non nel merito delle proposte elettorali.
“Non possiamo votare in base al folklore, se fossimo al cabaret vedrei uno spettacolo di Cateno De Luca, divertente e simpatico, ma non possiamo certo affidargli la Sicilia. Schifani invece ci riporterebbe trent’anni indietro nella storia a una classe dirigente che ha avuto la sua possibilità ma che non ci proietta al futuro – ha commentato Ferrandelli, candidato alle politiche in collegi siciliani e anche a Napoli – Per questo è importante indirizzare i voti a Caterina Chinnici, che rappresenta la Sicilia con un tono non per forza sopra le righe, che non cerca la battuta, perchè non siamo in un talk show e non siamo a Zelig, ma che ci dà compostezza e serietà e si presenta come guida di una coalizione. Ognuno ha il suo stile, guarderei più ai contenuti e a quello che vuole fare”. Reduce dalla Festa dell’Unità a Villa Filippina, non ha fatto mancare la propria presenza proprio la candidata progressita Caterina Chinnici, che si è mostrata ancora una volta dispiaciuta della rottura con il M5S e ha lasciato intendere di non dare troppo peso ai sondaggi (secondo alcuni sarebbe addirittura al terzo posto nelle preferenze dei siciliani) in questa fase: “Ho sempre preferito mantenere un rispetto per il dibattito, prima interno al Movimento 5 Stelle e poi tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Dispiace che la bella alleanza del campo progressista si sia distrutta strada facendo. C’è stata questa decisione esclusivamente politica e tutto si è fermato – ha aggiunto Chinnici -. Dispiace, andiamo avanti determinati col sostegno delle liste del Pd e di Centopassi. E con tutto il rispetto per i sondaggi e per chi li fa – ha concluso – credo che ci siano ancora troppe variabili per immaginare ora un risultato concreto”.
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