La manovra 2025 al rush finale
Per incentivare la natalità, per ogni figlio nato o adottato dall’1 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, per nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Per le imprese, la legge di bilancio prevede una serie di agevolazioni, tra cui una riduzione dell’Ires per le aziende che reinvestono almeno il 30% degli utili nel 2024. Inoltre, un fondo di 70 milioni di euro è stato destinato alla partecipazione dei lavoratori nella gestione e negli utili delle imprese. Le Pmi potranno inoltre beneficiare di un fondo di garanzia per l’accesso al credito. Salta la norma sui revisori del ministero dell’Economia nelle aziende e gli enti che percepiscono contributi pubblici oltre i 100 mila euro. Aumentano però i controlli sui bilanci. Sul fronte delle pensioni, chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo così ad anticipare la pensione a 64 anni.
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