Promozione del Made in Italy, stanziati 260 milioni
Valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo. È questo l’obiettivo prioritario del Piano per la promozione straordinaria e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha stanziato 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato firmato.Un’apposita Cabina di Regia ha condiviso i principali obiettivi su cui orientare lo stanziamento straordinario triennale di fondi e i filoni di attività in cui articolare il Piano.
Il MiSE vuole supportare il rilancio del Made in Italy sui mercati esteri, ampliare il numero delle imprese che operano sul mercato globale, estendere le quote italiane del commercio internazionale che hanno visto la bilancia commerciale chiudersi l’anno scorso con un avanzo record di 42,9 miliardi di euro (il miglior risultato in Europa dopo la Germania), sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia. La domanda estera è decisiva per il sostegno al sistema economico e all’occupazione. Mantenere un elevato grado di apertura internazionale del sistema economico è fondamentale per stimolare le imprese a introdurre innovazioni tecnologiche e organizzative per affrontare la competitività dei mercati internazionali. In questo contesto risulta cruciale il supporto alle piccole e medie imprese riducendo i costi e le difficoltà di accesso ai mercati.
Nello specifico, il Piano è finalizzato a:
- Potenziare i flussi di export di beni e servizi di circa 50 miliardi di euro entro il triennio, in particolare nei Paesi in cui il potenziale è maggiore
- Incrementare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Il numero medio di imprese che negli ultimi anni operano con l’estero si aggira intorno alle 200.000 unità; potrebbe crescere di circa 20.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici
- Cogliere i vantaggi legati alla crescita della domanda globale e all’incremento della classe media nei mercati emergenti, sempre più orientata verso modelli di consumo più vicini al modello di specializzazione produttiva dell’export italiano. Si stima nei prossimi 15 anni una crescita della classe media mondiale di circa 800 milioni di persone
- Aumentare la capacità di intercettare investimenti esteri. Il Piano punta ad ottenere 20 miliardi di dollari di flussi aggiuntivi.
Nel corso della Cabina di Regia sull’Internazionalizzazione delle imprese sono state individuate le azioni che saranno poste in essere:
a) Iniziative straordinarie di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese in particolare piccole e medie. Tale misura prevede la predisposizione di percorsi formativi personalizzati e la formazione di Export Manager da affiancare alle aziende in modalità Temporary per ridurre le difficoltà di accesso ai mercati internazionali delle PMI
b) Supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale. EXPO 2015, ad esempio, che vedrà la partecipazione di oltre 140 Paesi con una presenza stimata di 20 milioni di visitatori, fra italiani e stranieri, determinerà una forte spinta economica e sarà l’occasione per rinnovare l’interesse da parte degli investitori stranieri
c) Valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti
d) Sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione. Lo stanziamento previsto per questa misura dovrà consentire la realizzazione di almeno dieci partnership con altrettante catene della grande distribuzione nei mercati target individuati.
e) Realizzazione di un segno distintivo unico, per le iniziative di promozione all’estero e durante l’esposizione universale 2015, delle produzioni agricole e agroalimentari che siano rappresentative della qualità e del patrimonio tradizionale enogastronomico italiano. Il Segno Distintivo sarà utilizzato nelle comunicazioni, canali internet, pubblicazioni cartacee, attività di promozione GDO, Fiere, social media e Tv.
f) Realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian Sounding. I mercati obiettivo saranno USA e Canada, con possibilità di espansione fino al sud America.
g) Sostegno all’utilizzo degli strumenti di e-commerce per consentire alle Pmi di superare i propri limiti dimensionali e di localizzazione
h) Realizzazione di tipologie promozionali innovative per l’acquisizione e la fidelizzazione della domanda dei mercati esteri. L’attivazione di tale misura consentirà alle aziende italiane di sfruttare le opportunità che si presentano nei mercati a maggiore potenzialità di crescita.
i) Rafforzamento organizzativo delle startup nonché delle micro, piccole e medie imprese, in particolare attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher. Tale misura consentirà alle PMI di accedere a management specializzato nell’export a costi ridotti.
j) Sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché di accompagnamento e assistenza agli investitori esteri interessati al nostro Paese. Sono state ideate una serie di misure finalizzate, ad esempio, alla creazione di un sistema di Customer Relationship Management per gli investitori esteri; alla realizzazione di una piattaforma di condivisione delle informazioni sulle opportunità di investimento in Italia e la creazione di un Database degli investitori internazionali.
Nel triennio 2015-2017 le attività interesseranno i Paesi: USA e Canada; Cina; Paesi del Golfo; dell’Africa sub sahariana (Congo, Etiopia, Mozambico, Angola); dell’Asia centrale (Azerbaijan, Kazakistan); dell’Alleanza del Pacifico (Messico, Colombia, Perù, Cile); Cuba; Vietnam, Malesia e Indonesia.
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