Alla scoperta del caffè e dei caffè storici d’Italia, a Malta ne parla il vittoriese Lorenzo Forforelli

A Napoli c’era in passato un’usanza molto particolare, quella del “caffè sospeso”: i poveri potevano trovare al bar un caffè pagato da un precedente avventore, che lo lasciava in “sospeso” per persone meno fortunate di lui. Non si trattava di elemosina, ma di solidarietà e comprensione. Sono tante, tuttavia, le curiosità e gli aneddoti legati alla “tazzulella e’ cafè” come cantava Pino Daniele. E proprio alla tanto amata bevanda è dedicato un ciclo di incontri in programma nel mese di febbraio all’Istituto italiano di cultura de La Valletta. Gli appuntamenti dal titolo “Il caffè e… i caffè storici d’Italia” prenderanno il via martedì 3. Ospite dell’Istituto italiano di cultura sarà Lorenzo Forforelli, di Vittoria, Ragusa. Forforelli metterà in luce le origini e la storia del caffè: racconterà come sia diventato così popolare in Italia e spiegherà perché il caffè espresso italiano è oggi conosciuto ormai in tutto il mondo. Una serata anche per scoprire come fare un buon caffè ma non solo. A Malta si parlerà infatti di caffè storici in Italia, dove trovarli e per quale motivo sono davvero unici. (red)

SCHEDA / IL CAFFE’ E I CAFFE’ STORICI
L’espresso è nato in Italia, a Torino, nel 1884, insieme alla prima macchina da caffè, brevettata da Angelo Moriondo. Nel 1901 fu invece il milanese Luigi Bezzera a migliorare la macchina del caffè, brevettandola nuovamente. Quattro anni dopo il brevetto venne acquistato da Desiderio Pavoni che fondò la ditta La Pavoni, iniziando così la produzione in serie in una piccola officina di via Parini a Milano. Precedente all’espresso, la prima caffetteria d’Italia: risale infatti al 1720 l’apertura del primo caffè italiano, il Caffè Florian, in piazza San Marco, a Venezia. Successivamente, nel 1733, nasceva a Firenze il Caffè Gilli e nel 1760 veniva fondato l’Antico Caffè Greco di Roma.

Redazione

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