Sud: Report Curella, -0, 5% pil nel 2015 e disoccupazione al 21%

Palermo, 27 ott. – Mentre per l’Italia, tuttora imigliaata in una spirale recessiva, sembra di poter di intravedere l’uscita dal tunnel nel 2015, per il Mezzogiorno e la Sicilia la situazione rimane drammatica. Il Sud resta in una “situazione difficile”, con Pil negativo nel 2014 (-1,2%) pur se in recupero rispetto al crollo del 2013 (-4%). Per il 2015, invece, previsione in meglioramento ma sempre caratterizzata dal segno meno (-0,5%).

Dal 2007 a oggi, il Mezzogiorno ha bruciato il 15% delle propria produzione, oltre il doppo del 7% rilevato nel resto del Paese. E’ il quadro del nuovo “Report Sud”, il 27esimo rapporto semestrale sulla situazione congiunturale dell’economia meridionale realizzato da Diste Consulting per la Fondazione Curella, che lo ha presentato stamattina nella sua sede di Palermo. “Devastanti” gli effetti della crisi sull’occupazione, precipitata nel 2014 al minimo storico con la perdita di altri 120 mila posti di lavoro: negli ultimi anni sette sono 736 mila. Il tasso di disoccupazione “si impenna al massimo livello degli ultimi decenni”, e tocca quota 21% con picchi “da brividi tra i giovani” (circa il 58,5% nel 2014 mentre nel 2007 il dato era 32,35%).

“Oggi -ha detto Pietro Busetta (foto), presidente della Fondazione Curella- per l’economia italiana si intravedono le prime luci e tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, in qualche modo, possiamo ipotizzare l’uscita dal tunnel. Sicilia e Mezzogiorno, invece, accusano molte piu’ difficolta’. Un quadro assolutamente non positivo e, in base alle nostre previsioni, le prime avvisaglie di una minore decrescita si avranno a partire dal 2015 con un -0,5% perche’ ancora non si vede un minima speranza di crescita”.

Redazione

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