
Turismo religioso e siti Unesco, la nuova via della Sicilia
Passa anche dal turismo religioso e da quello naturalistico la nuova strategia che la Sicilia mette in campo per sfruttare al meglio l’onda lunga di inizio anno, che ha visto un aumento del 6 per cento della domanda turistica nazionale e internazionale e la previsione di un’ulteriore crescita di 10 punti o percentuali per i prossimi mesi.
Per la promozione del turismo religioso l’assessorato, come ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi, ha messo sul tavolo un bando da quasi 2 milioni dai euro per finanziare progetti a tema e si occuperà di organizzare seminari formativi, anche in vista della prima Borsa internazionale del turismo religioso, prevista a Monreale a ottobre.
Tra le nuove iniziative la candidatura della Sicilia a ospitare, il prossimo anno, il salone mondiale dei Patrimoni Unesco, “anche perché – spiega l’assessore – in Sicilia c’è il maggior numero di siti Unesco”. Inoltre, per dare impulso all’inbound internazionale sono stati organizzati due educational tour con operatori coreani e americani, anche in vista di nuovi collegamenti aerei tra la Sicilia e Seul, New York e il Sud America. Inoltre la Regione il mese scorso ha firmato un protocollo d’intesa con alcuni rappresentanti di regioni cinesi per il potenziamento dei flussi turistici provenienti dal Paese asiatico.
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