Agroalimentare, il Covid rallenta la crescita dell’export
ROMA (ITALPRESS) – Secondo il Monitor dei Distretti Agro-alimentari
pubblicato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel
secondo trimestre dell’anno, la pandemia da COVID-19 ha rallentato la
crescita dell’export dei distretti agro-alimentari italiani, che
realizzano nel periodo aprile-giugno un risultato tendenziale quasi
invariato (+0,2%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
Resta
comunque positivo il bilancio del primo semestre 2020 per i distretti
(+4,8%) e per il settore agro-alimentare italiano nel suo complesso
(+2,6%), nonostante l’andamento negativo dell’export italiano nel
periodo (-15,3%), e in controtendenza anche rispetto ai distretti
manifatturieri non agro-alimentari (-37,4% nel secondo trimestre) che
nei primi sei mesi del 2020 realizzano quasi un quarto in meno
dell’export realizzato nello stesso periodo dello scorso anno (-24%).
Non
tutte le filiere hanno potuto contribuire positivamente alla crescita
dell’export dei distretti agro-alimentari nel semestre. La prima
importante eccezione viene dalla filiera più rilevante in termini di
valori esportati, quella dei vini, che nel secondo trimestre subisce una
brusca frenata (-13,3% tendenziale) penalizzata dalla chiusura delle
attività ricettive e di ristorazione in molti paesi clienti.
Crescita
a due cifre invece per la filiera della pasta e dolci (+11,8% nel
trimestre primaverile) che, aggiunta alla forte accelerazione già
registrata nel periodo gennaio-marzo, porta a un bilancio semestrale che
sfiora il +20% tendenziale.
Seconda per contributo alla crescita nel
semestre, la filiera dei distretti agricoli (+5% tendenziale); sulla
stessa lunghezza d’onda la filiera delle conserve (+8,1% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente).
Positivi i risultati nel
semestre anche per le filiere di carne e salumi (+1,4%), olio (+8,8%) e
riso (+16,4%), mentre chiude in leggero regresso la filiera del
lattiero-caseario (-1,9%).
Infine, pesante contrazione per il
distretto della filiera dell’ittico, che risente principalmente del
blocco degli ordini provenienti dal canale Ho.re.ca (-21,8%).
Per
quanto riguarda i paesi di destinazione delle esportazioni dei distretti
agro-alimentari, nei primi sei mesi del 2020 si registra una crescita
delle vendite verso tutti i principali partner commerciali, in primis
Germania (+7,8%), Stati Uniti (+3,2%), Francia (+10,7%). In crescita
anche le esportazioni verso il Regno Unito (+3,7%).
(ITALPRESS).
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