Al via la rassegna cinematografica “Quasi Amici”: convivialità e integrazione con il buffet multietnico
Ad introdurre la rassegna è stato Salvatore Brullo, responsabile dei servizi per lo Sprar, insieme al presidente della Pro Loco, Lucio Molè ed al presidente dell’associazione cinematografica Albatros, Gino Interi, all’assessore alle Politiche giovanili, Christian Schembari Gatto
“L’obiettivo di questa rassegna – ha spiegato Brullo – è quello di dare un contribuito per la crescita culturale dei giovani della nostra città, ma anche di creare un momento di incontro tra loro ed i coetanei stranieri che vivono qui, in attesa del riconoscimento della protezione umanitaria”. “Il comune sostiene e partecipa a queste iniziative – ha detto l’assessore Schembari Gatto – il cineforum è un momento di formazione per i giovani. Le tematiche prescelte permettono di approfondire i temi dell’integrazione, anche in vista della “Summer School” su “Il diritto in Europa tra accoglienza e rifiuto: immigrazione, sicurezza, ambiente”, organizzata da “Comunione e Diritto”, che si terrà a Chiaramonte a fine luglio”.
Dei volantini, situati a scacchiera sulle sedie della sala, invitavano i giovani a lasciare dei posti liberi per gli amici che sarebbero arrivati dopo, in modo da favorire il dialogo e la conoscenza. I giovani hanno poi trovato sei segnalibro e delle matite, con le quali hanno potuto lasciare i loro indirizzi chiedendo di essere invitati in occasione di iniziative future.
Al termine del film, il dibattito è stato guidato da Lucia Pastorello, responsabile dell’Area Formazione della Fo.Co, e da Roberta Misteriosi, laureata in Architettura, appassionata ed esperta di cinema.
Dopo la proiezione, tutti si sono spostati all’esterno, nell’atrio antistante la sala Sciascia, dove è stato allestito un buffet multietnico. Stuzzichini e tavola calda sono stati preparati da alcuni sponsor: Sapori Chiaramontani e Oleificio Sallemi. I giovani del Gambia hanno preparato e offerto il cous cous, cucinato secondo la ricetta tradizionale del loro paese. La degustazione all’esterno ha permesso di vivere un momento di convivialità e condivisione. “Sebbene sia stato un timido inizio dal punto di vista dei numeri – commenta Serena Marchi, docente di alfabetizzazione, una delle organizzatrici della rassegna – per noi insegnanti trascorrere del “tempo di qualità” con i nostri allievi è motivo di soddisfazione. Ma lo è anche assisterli nella preparazione di un piatto, il cous cous, che li “riportasse a casa” per una sera, sentirli ridere in maniera opportuna durante la visione di un film in lingua italiana, quella lingua che ogni giorno, con passione e impegno, proviamo ad insegnare loro”.
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