Chiude Montalbano, proteste nel Ragusano
PALERMO, 15 FEB – Andrea Camilleri lo aveva detto: “il commissario Montalbano finirà con me”. Sono state profetiche le parole dello scrittore di Porto Empedocle (Ag) morto a 93 anni il 17 luglio 2019 a Roma.
La saga letteraria che ha venduto 31 milioni di copie nel mondo si è conclusa con l’ultimo libro “Riccardino”, scritto nel 2005, rimaneggiato nel 2016 e, su desiderio dell’autore, pubblicato postumo il 16 luglio 2020 da Sellerio. E allo stesso modo cala il sipario anche sulla fortunata fiction di Rai1 ispirata alle avventure del poliziotto interpretato da Luca Zingaretti: l’ultimo episodio, ‘Il metodo Catalanotti’, andrà in onda lunedì 8 marzo. Ad anticipare che è arrivato il momento per Montalbano di congedarsi dai fan è stato Peppino Mazzotta, che nella fiction è l’ispettore Giuseppe Fazio.
Il de profundis della serie ha provocato sconforto nel Ragusano, culla del barocco considerato patrimonio dell’Unesco.
Le immagini di quei luoghi hanno fatto apprezzare e conoscere nel mondo i monumenti e le bellezze di un patrimonio artistico e culturale di incommensurabile valore che ha fatto crescere le presenze di visitatori e sviluppato l’economia legata al turismo. E ora qual sarà il futuro per quel territorio? “E’ impensabile ed oltremodo irriverente nei confronti della memoria del grande maestro Andrea Camilleri pensare di non non realizzare un’ultima e definitiva puntata della straordinaria serie televisiva, tratta dai suoi libri”, dice Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, chiedendo che venga girata una puntata tratta da “Riccardino”, l’ultimo romanzo: “Il Val di Noto non può assistere inerme a questa indecisione generale e deve farsi promotore e protagonista di questo grande atto d’amore per il maestro, per la Sicilia e per milioni di ammiratori ed estimatori di storie ed intrecci tutti siciliani che si sviluppano tra i nostri palazzi, le nostre vie e i nostri monumenti”, aggiunge. E si rivolge a “Luca Zingaretti e alla casa produttrice Palomar, dell’amico Carlo Degli Esposti, che devono trovare in noi amministratori del Sud Est tutta la disponibilità e l’entusiasmo per rendere possibile questo significativo e irrinunciabile gesto d’amore e di riconoscenza della nostra terra”. (ANSA).
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