CROCETTA “VOGLIAMO CHE MEDITERRANEO DIVENTI MARE DI PACE”
“Il primo sentimento che ho provato appena atterrato è stato l’orgoglio. Ringrazio tutti quelli che con passione e umanità si occupano dei diritti degli altri”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenuto nel corso del dibattito su comunicazione e migranti tenutosi presso la sala convegni dell’aeroporto di Lampedusa, nell’ambito del Premio giornalistico intitolato alla memoria di Cristiana Matano. “Alla porta d’Europa – ha aggiunto – ho vissuto emozioni fortissime, è un luogo che trasmette un carico di amarezza. Ho assistito allo sbarco di 125 migranti: nei loro occhi ho visto anche la luce della speranza. A Lampedusa l’Europa o nasce o muore, l’alternativa è sapere accogliere subito oppure essere designati al declino politico e morale. L’immigrazione è oggi un fenomeno strutturale, non più un’emergenza, rispetto al quale occorre chiamare a raccolta tutte le autorità istituzionali. Serve una strategia per il Mediterraneo e bisogna riportare qui il baricentro dell’Europa unita. L’accoglienza – ha rimarcato Grasso – non è, quindi, uno show o un atto di generosità, ma un preciso dovere morale e giuridico. Il soccorso in mare è riconosciuto dal diritto internazionale e noi europei dovremmo sentire questo dovere più di altri. Il progetto più importante deve essere quello di sostenere il percorso di affidamento dei più piccoli attraverso un corso formazione per i genitori che vogliano partecipare a questo processo”. Nel corso della giornata ha preso la parola anche il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, il quale ha sottolineato che “è difficile fare discorsi retorici in un momento come quello attuale. Il tema dell’accoglienza è destinato a infrangersi contro i muri della storia. Oggi è un’occasione importante che permette di guardare al mondo dall’osservatorio di una comunità che non si è pone mai il problema se lo straniero fosse un problema. E’ necessario, quindi – ha affermato il governatore – far sposare due mondi che pensano che l’odio sia lo strumento di soluzione. Questioni globali rispetto alle quali bisogna prendere posizione. Noi viviamo nel Mediterraneo e vogliamo farlo diventare un mare di pace”, ha concluso Crocetta.
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