Egitto: stop a visti comprati in aeroporto
Per entrare in Egitto come turisti individuali bisognerà procurarsi il visto in consolato e non sarà più possibile acquistarlo all’aeroporto d’arrivo. Lo ha annunciato ieri sul suo sito il ministero degli Esteri egiziano. L’obbligo, secondo le interpretazioni dei media e da una fonte del ministero degli Esteri egiziano, non varrà per i gruppi turistici organizzati.
Fonti del ministero degli Esteri egiziano spiegano la decisione di revocare la concessione di visti in aeroporto con “motivi di sicurezza”. L’ordinanza sarà in vigore dal 15 maggio. Finora per gli italiani, come i turisti di varie nazionalità tra cui statunitensi e altri europei, era sufficiente pagare una somma in uno degli sportelli bancari esistenti prima della barriera del passaporto: attualmente per 25 dollari viene attaccato sul documento un adesivo con ologramma che attesta il pagamento dell’ “entry visa fee” e si passa.
Una decisione simile era già stata presa nel settembre 2011, ma era stata sospesa dopo tre giorni a causa delle proteste per il prevedibile effetto negativo sui flussi turistici, ricorda il giornale Al Ahram che non fornisce spiegazioni sui motivi della restrizione.
Il mese scorso era stato annunciato che in Egitto l’anno scorso è arrivato il 20% in meno di turisti italiani rispetto al 2013, mentre sono aumentati del 3-4% quelli provenienti dal resto del mondo per un totale di 10 milioni di persone (in forte calo rispetto ai 14,7 del 2010, l’ultimo anno prima della rivoluzione anti-Mubarak e dei disordini degli anni successivi). Il turismo è l’attività più importante del settore terziario egiziano e, assieme canale di Suez e alle rimesse degli emigrati, è una delle maggiori fonti di valuta pregiata del paese.
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