Esportazione illegale di valuta, più di 200 passeggeri fermati a Fontanarossa
Catania, 9 set. – Piu’ di 200 passeggeri fermati all’aereoporto “Fontanarossa” di Catania. Questi i numeri della lotta verso l’esportazione illegale di valuta all’estero portata avanti dalla Dogana della citta’ etnea. Gli accertamenti prendono di mira soprattutto i soggetti diretti verso Malta. E’ risaputo quanto sia morbido il regime fiscale dell’isola mediterranea. Ma non e’ solo Malta la meta preferita dei ‘contrabbandieri’ di monete forti. Anche i passeggeri che come ultima destinazione avevano Pechino sono passati al setaccio dalle autorita’ aeroportuali catanesi. E’ risaputo come la Cina sia la meta preferita dei commerciati originari dell’Impero di mezzo ma attivi in Sicilia, per rimettere i capitali accumulati nell’Isola.
E i risultati dei controlli non lasciano dubbi. La valuta monitorata e’ stata di circa un milione e mezzo di euro, 800.000 nei soli mesi di giugno, luglio e agosto. Di questi 250mila facevano parte di pacchetti che andavano oltre la soglia dei 10 mila euro, oltre la quale serve la dichiarazione. Che pero’ non c’era. 64 i viaggiatori che, colti con le mani nel sacco, hanno preferito chiudere ogni contenzionso con l’erario, pagando senza fiatare oltre 30mila euro. Per i recidivi invece la multa e’ stata piu’ salata: buona parte dei capitali in attesa di prendere il volo e’ stata infatti sequestrata. Ovviamente la maggior parte delle persone ha sottolineato di essere all’oscuro delle normative in vigore.
I bizzarri esperimenti ideati per superare i controlli fanno invece presumere il contrario. Banconote messe tra i libri di favole dei piu’ piccini. Soldi cuciti nelle fodere degli zaini dei figli minori. Euro spillati tra pagine di giornali con questi arrotolati come mazzette. Spesse fusciacche di stoffa create ad hoc e legate ai fianchi ma imbottite di valuta pregiata. Un abbigliamento equivalente quasi a una dichiarazione di colpa viste le temperature dell’estate siciliana.
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