Svolta in Tunisia, il partito laico vince le elezioni legislative

TUNISI – (di Paolo Paluzzi)  – Sorpresa in Tunisia, culla delle Primavere arabe, dove il partito laico Nidaa Tounes si avvia a vincere le legislative, scavalcando clamorosamente gli islamici di Ennhadha, partito di maggioranza alle scorse elezioni. Secondo gli exit poll – i risultati definitivi delle elezioni di ieri si avranno entro mercoledì – Nidaa Tounes è in testa con il 36% delle preferenze. Seguono il partito di ispirazione religiosa Ennahdha con il 26%, il Front Populaire con il 5,4% che si contende il terzo posto con l’Upl di Slim Riahi al 4,8%, e Afek Tounes al 2,8%. Le prime indicazioni sembrano confermate dagli stessi partiti, con Ennhadha che ha ammesso la sconfitta.

Il dato più eclatante è ovviamente la notizia del sorpasso dei ‘laici’ nei confronti degli ‘islamici’: tutta la campagna elettorale del resto si era giocata sulla contrapposizione tra i due maggiori partiti del Paese, in una sorta di lotta a distanza, con i due a rivendicare un diverso modello di società, tradizionalista e religioso l’uno, modernista e laico-secolare l’altro.

Comprendere le ragioni della sconfitta del partito islamista in realtà è piuttosto semplice. Una volta al governo Ennahdha ha perso terreno a causa degli insuccessi sul piano economico, dell’insorgere del pericolo terrorismo, dell’uccisione di due deputati della sinistra popolare (Chokri Belaid e Mohamed Brahmi) per mano dei salafiti, che gli sono costati critiche per aver mostrato troppa accondiscendenza nei confronti di questi ultimi, del dilagare della corruzione, del degrado dell’ambiente, a tal punto da costringere gli islamici ad accettare di lasciare il potere, nel settembre 2013, a favore dell’esecutivo tecnico di Mehdi Jomaa.

Un dato ha caratterizzato il voto di domenica: pochi i giovani ai seggi, specie tra coloro che vedono il loro avvenire marcato da precarietà e marginalizzazione, delusi dalla rivoluzione, alcuni addirittura attirati dalle sirene del fanatismo religioso; molte invece le donne: il ruolo di queste ultime probabilmente è stato fondamentale per invertire la tendenza che vedeva gli islamici conservare la loro posizione di primato.

Le elezioni  in Tunisia “hanno dimostrato che il sogno delle primavere arabe si può realizzare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini, sottolineando che il voto ha sancito “quanto solida sia la volontà dei tunisini di proseguire sul cammino democratico iniziato nel dicembre del 2010 con il sacrificio di Mohamed Bouaziz”. “In questi anni – affermato la titolare della Farnesina in una nota – la Tunisia ha dimostrato, pur con un profondo travaglio, che il sogno delle primavere arabe può essere realizzato, che è possibile attraverso il dialogo e il confronto politico costruire istituzioni stabili e democratiche”. “Questo impegna ancora di più l’Italia e l’intera comunità internazionale a promuovere e sostenere transizioni pacifiche in cui abbiano voce le aspirazioni dei cittadini a pace, benessere e diritti”, ed “il voto di ieri – ha concluso – è un grande tributo alla memoria di Mohamed Bouazizi”, l’ambulante che si diede fuoco a Sidi Bouzid a fine 2010, innescando con il suo gesto la rivolta contro il regime dei Ben Ali..

Fonte Ansa

Redazione

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