Termini Imerese: Metec si presenta, timori su cig; Apq da 290 mln
Palermo, 19 dic. – Presentato oggi al ministero dello Sviluppo economico, dai vertici di Metec del Gruppo Stola, un progetto industriale per l’area ex Fiat di Termini Imerese. Il piano prevede l’assorbimento a regime circa 800 lavoratori nelle due aree di business che il Gruppo industriale intende sviluppare. L’intera operazione verrebbe fatta attraverso la cessione di ramo d’impresa, con l’assunzione di tutti i lavoratori a partire dal primo gennaio 2015 e il successivo utilizzo degli ammortizzatori sociali, evitando cosi’ il licenziamenti di oltre 760 lavoratori il prossimo 30 dicembre.
Le due aree di business dove Metec intende investire sono la componentistica e la produzione di auto ibride. Via libera, inoltre all’Accordo di programma quadro da 290 milioni per la reindustrializzazione del sito. E lunedi’ alle 12.30, in sede ministeriale, e’ fissato il prossimo vertice per valutare l’ipotesi della proroga della cig: ma bisogna correre, la scadenza degli ammortizzatori fissata al 31 dicembre, infatti, e’ vicina e gli operai tengono accesa la macchina della protesta. Nella componentistica, Metec gia’ opera da anni: nel settore della chimica dell’automotive, nell’engineering, nella prototipizzazione, illuminazione e negli allestimenti speciali; in quest’area verrebbero investiti circa 96,5 milioni di euro.
Mentre nella produzione di auto ibride si stima un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro per lo sviluppo di due piattaforme di auto ibride. L’arco temporale in cui e’ previsto l’assorbimento di tutti i dipendenti e’ entro il 2019. Inoltre, oggi e’ stato firmato da ministero, Regione siciliana, Invitalia e Comune di Termini Imerese, l’accordo di programma quadro che smobilizza 290 milioni di euro per la reindustrializzazione del sito industriale ex Fiat. Fallito i progetto Grifa, occhi puntati, dunque, su Metec, ma cio’ che preoccupa i lavoratori, duecento dei quali oggi hanno occupato per circa un’ora un tratto della Palermo-Catania, tra gli svincoli di Termini e l’agglomerato industriale, sono i tempi necessari per approfondire il piano industriale e la scadenza degli ammortizzatori.
“Si tratta di un piano ancora da approfondire e verificare e gli operai da reinserire sono 1100 operai, noi vogliamo garanzie per tutti”, dicono Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo, e Giovanni Scavuzzo, componente della segreteria provinciale Fim. Per questo e’ stata chiesta al Mise una proroga della cassa integrazione: “Dopo tutti questi anni ormai la tensione fra gli operai e’ altissima, a questo punto si pensi subito alla tutela nell’immediato di tutti attraverso la cassa integrazione con la garanzia anche per l’indotto e nel frattempo si accelerino tutte le procedure per giungere ad un accordo certo con Metec”. Per Ferdinando Uliano segretario nazionale della Fim Cisl, “il progetto presentato da Metec e’ positivo anche se necessita di ulteriori approfondimenti e valutazioni che ci riserviamo di fare nei prossimi incontri. E’ importante l’impegno che il Gruppo si e’ dato nell’assorbire tutti i lavoratori insieme a quello ribadito al tavolo, di considerare per eventuali altre assunzioni il bacino dell’indotto.
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