Unicredit investe in Sicilia 8,4 mld di euro
Un piano triennale da 8,4 miliardi di euro per sostenere la ripresa dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese siciliane, un modo per far diventare più concreti alcuni timidi segni più (Pil 2015 +0,3%, per il 2016 prevista una crescita dello 0,7%) che, dopo anni di recessione, hanno iniziato a fare capolino nella disastrata economia isolana. Unicredit punta forte sulle potenzialità siciliane: l’annuncio arriva nel corso di un forum organizzato nella sede dell’Agenzia ITALPRESS da Sebastiano Musso, nuovo regional manager del gruppo che in Sicilia ha 354 filiali, il 24% della quota sportelli, e una quota di mercato degli impieghi superiore a quella della raccolta: “Questo significa che sosteniamo le famiglie e le imprese siciliane più di quanti depositi raccogliamo”, sottolinea Musso. Nato e cresciuto a Como ma di genitori messinesi, il nuovo manager assicura che la sua gestione si distinguerà “per concretezza e pragmatismo” e precisa che “vogliamo prendere un forte impegno con le famiglie del territorio e con le imprese, erogando 8,4 miliardi per il triennio per sostenere la ripresa dei consumi”.
Il piano commerciale si articolerà in quattro filoni strategici: sostegno ai progetti di vita e ai consumi delle famiglie, (3,6 miliardi); sostegno agli investimenti delle imprese (4,8 miliardi); digitalizzazione; consulenza a tutto il patrimonio del cliente.
“Nel 2015 – ricorda Musso – abbiamo accompagnato 3900 famiglie all’acquisto della casa, erogando 315 milioni di euro. L’obiettivo del piano triennale è quello di erogare 3,6 miliardi per 21 mila famiglie, facendo leva su una macchina digitale e paperless per la concessione del credito, su un’offerta distintiva e innovativa come Mutuo Cambio Casa, un finanziamento per l’acquisto casa reso disponibile prima di aver realizzato la vendita, e Mutuo Valore Italia Giovani, il mutuo finanziabile fino al 100% dell’immobile per i giovani fino a 40 anni”.
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, UniCredit intende andare oltre il credito tradizionale proponendo strumenti alternativi e innovativi per diversificare le fonti di finanziamento. “Abbiamo strutturato il Bond Italia, un finanziamento in cui la banca anticipa l’intervento del Fondo Centrale di garanzia, con beneficio per le aziende sul duplice versante, accesso al credito e condizioni. Erogati in Sicilia 63 milioni di euro a 400 imprese – spiega Musso -. Per le imprese più piccole usciremo, post test in corso, con il Minibond Italia, iniziativa volta a favorire con la sottoscrizione della banca e l’intervento del Fondo centrale di garanzia, l’emissione di titoli obbligazionari da parte delle piccole e medie imprese, di norma escluse da queste tipologie di transazioni”.
Non solo credito, nel processo di internazionalizzazione di UniCredit: “vogliamo accompagnare 800 imprese siciliane sui mercati esteri, sostenendo la crescita delle start up con alto contenuto di innovazione: con l’lnvestor Day di Catania svoltosi a gennaio – ricorda il responsabile regionale di Unicredit -, abbiamo favorito l’incontro di 11 innovative start-up con una platea di investitori istituzionali e di imprese corporate per favorire opportunità di partecipazione al capitale e nuovo business”.
Infine, come detto, particolare attenzione anche a digitalizzazione e consulenza: a livello nazionale l’istituto di credito ha stanziato per i prossimi tre anni 1,2 miliardi per digitalizzare l’offerta; accanto, c’è la consulenza a tutto tondo per i clienti. In Sicilia, nel 2015, sono state richieste 36 mila Carte di Identità del patrimonio immobiliare, che UniCredit fornisce come mappatura completa del valore immobiliare in mano ai propri clienti; oltre mille Fascicoli Casa, in cui vengono riportate tutte le caratteristiche dell’immobile, certificate da un perito terzo, e 2.000 incarichi per l’intermediazione di immobili della clientela.
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